paese:  Camerun

luoghi di intervento: Yaoundé, Mfou, Ngoumou, Mbalmayo nella Regione del Centre; Douala nella Regione del Littoral; Bafoussam nella Regione dell’Ovest; Bamenda nella Regione del Nord-Ovest; Garoua nella Regione del Nord; Maroua, Mokolo, Kaélé nella Regione de l’Estremo Nord.

settore: diritti umani

anno inizio e anno fine: gennaio 2023 – gennaio 2026

Per informazioni:

Clara Carluzzo e Elisabetta Zanoni
Responsabili del progetto
+39 026696258
c.carluzzo@coeweb.org
e.zanoni@coeweb.org 

Ça en vaut la peine!

Rafforzamento dello Stato di diritto e di una governance della giustizia rispettosa della dignità e dei diritti umani in Camerun

paese:  Camerun

luoghi di intervento: Yaoundé, Mfou, Ngoumou, Mbalmayo nella Regione del Centre; Douala nella Regione del Littoral; Bafoussam nella Regione dell’Ovest; Bamenda nella Regione del Nord-Ovest; Garoua nella Regione del Nord; Maroua, Mokolo, Kaélé nella Regione de l’Estremo Nord.

settore: diritti umani

anno inizio e anno fine: gennaio 2023 – gennaio 2026

Contesto

Secondo il World Prisons Brief, il Camerun è al 31° posto al mondo per sovraffollamento carcerario (177,6%) su 207 Paesi esaminati. Nel settembre 2021, a fronte di una capacità ufficiale di 17.915 posti, il Camerun aveva 31.815 persone in carcere, 117/100.000 abitanti. Inoltre Il ricorso alla detenzione come misura preventiva, spesso ingiustificata o illegale, determina un numero di detenuti in carcerazione preventiva pari al 58% della popolazione carceraria totale.

Il progetto si rivolge a 11 carceri del Paese. Le condizioni di vita all’interno sono precarie. Gli edifici sono fatiscenti, il cibo fornito è insufficiente e poco nutriente e le condizioni sanitarie sono inadeguate. Sono frequenti le violenze da parte dei detenuti e i trattamenti disumani da parte del personale carcerario.

Nel contesto della giustizia penale, i livelli di discriminazione sono critici così come le violazioni del giusto processo e le restrizioni alla libertà di espressione. Le donne e i minori si trovano in una posizione particolarmente vulnerabile e ugualmente i difensori dei diritti umani. In generale manca il sostegno durante la detenzione e nella fase successiva alla detenzione per garantire una nuova consapevolezza e un effettivo reinserimento nella società.

Obiettivi

Obiettivo generale: promuovere e tutelare i diritti umani e lo Stato di diritto in Camerun.
Obiettivo specifico: la good governance (bonne gouvernance) nel settore della giustizia, comprese le condizioni di detenzione, e la partecipazione della società civile sono rafforzate in diverse Regioni del Paese.

Attività

Formazione sui diritti umani per il personale penitenziario, di polizia e gendarmeria e follow-up; advocacy per l’effettiva applicazione delle disposizioni legislative e regolamentari relative alle condizioni di detenzione nelle carceri; assistenza nutrizionale per i detenuti e rafforzamento dei servizi di cucina delle carceri; rafforzamento e sostegno alle unità e al personale sanitario nelle carceri, prevenzione e sensibilizzazione sanitaria; manutenzione e pulizia degli ambienti carcerari; rafforzamento del coordinamento della società civile nel rispondere ai bisogni dei detenuti; organizzazione di attività culturali, educative e sportive per i detenuti; organizzazione di incontri di scambio tra l’amministrazione penitenziaria e i detenuti; rafforzamento dei servizi di assistenza psicosociale nelle carceri; formazione professionale per i detenuti e creazione di opportunità di lavoro all’interno del carcere.

Formazione per gli operatori della giustizia penale e per gli operatori sociali che lavorano nelle carceri; promozione della limitazione del ricorso alla carcerazione provvisoria e della riduzione dei ritardi giudiziari; creazione di un quadro di consultazione multi-stakeholder sulla governance penitenziaria e giudiziaria; creazione di cliniche legali, assistenza sistematica per le donne e i minori davanti ai tribunali, campagna di advocacy per l’eliminazione delle contraintes par corps; difesa dei difensori dei diritti umani; avvio della procedura di richiesta di rilascio immediato (habeas corpus); advocacy per l’applicazione di pene e misure alternative alla detenzione e di aggiustamenti delle pene detentive in corso di esecuzione; advocacy per l’applicazione di misure alternative e meccanismi di diversion (dejudiciarisation) per i minori e le donne; sensibilizzazione e advocacy sull’uso della giustizia riparativa e del suo strumento, la mediazione, nell’applicazione di misure non privative della libertà; produzione di un estratto commentato del codice di procedura penale sulle misure alternative alla detenzione; pubblicazione e diffusione di opuscoli sulle pene alternative e sulla giustizia riparativa, aggiornamento e diffusione di un manuale di diversion (dejudiciarisation).

Rafforzamento dei percorsi e delle iniziative di reinserimento e reintegrazione degli ex detenuti, con particolare attenzione alle donne; rafforzamento dei percorsi e delle iniziative di reinserimento dei minori ex detenuti, che beneficiano di misure alternative alla detenzione e di programmi di diversion (dejudiciarisation); costruzione di percorsi di accompagnamento per le donne in misure alternative; costruzione di percorsi di preparazione al reinserimento per minori e donne ex combattenti; promozione della partecipazione e dell’accompagnamento della società ai processi di reinserimento; creazione/attuazione di strumenti di giustizia riparativa per l’incontro tra autori di reato, vittime e comunità coinvolte.

Risultati attesi

Miglioramento del trattamento delle persone private della libertà in conformità con gli standard dei diritti umani.

Rafforzamento del diritto a un processo equo e dell’assistenza legale, del ricorso a misure alternative alla detenzione e a meccanismi di diversion (dejudiciarisation) e per garantire la libertà individuale.

Rafforzamento del reinserimento sociale ed economico degli ex detenuti, delle persone che beneficiano di misure alternative e dei giovani e minori ex combattenti in fase di smobilitazione.

Per informazioni:

Clara Carluzzo e Elisabetta Zanoni
Responsabili del progetto
+39 026696258
c.carluzzo@coeweb.org
e.zanoni@coeweb.org 

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